Conto alla rovescia per la prima adunata generale dei 163 parlamentari del Movimento 5 Stelle. Preallertati per domenica, giorno in cui in molti di loro sono attesi a Roma, il primo incontro dal vivo 'fuori dalla retè dovrebbe avvenire lunedì.
Mentre i neo senatori e deputati M5S si apprestano presumibilmente a vivere il loro primo week-end lungo capitolino, sempre che non si scelga a sopresa una diversa location per dribblare i cronisti, il 'guru' del Movimento, Gianroberto Casaleggio, in un'intervista al quotidiano britannico 'The Guardian', detta la linea, ribadendo che M5S non aiuterà la formazione di altrui esecutivi. Anzi, punta un giorno a governare l'Italia. Linea che sarà indicata a chiare lettere proprio durante il primo incontro generale, per sfatare magari il pericolo di cambi di casacca o la tentazione di sostenere un esecutivo a guida Pd in nome della governabilità.
Intanto, a chiudere ancora una volta la porta ai Democratici, almeno per il momento, è lo stesso Grillo, che dal suo blog denuncia come “in questi giorni” ci sia “in atto il mercato delle vacche”, dal momento che “al M5S arrivano continue offerte di presidenze della Camera, di commissioni, persino di ministri. I vertici del Pd si stanno comportando come dei volgari adescatori”. Nei prossimi giorni sono previsti non solo incontri organizzativi e riunioni per conoscersi: allo studio - è proprio il caso di dirlo - vere e proprie lezioni di diritto costituzionale.
Negli ultimi giorni sono circolate indiscrezioni secondo le quali erano stati organizzati corsi per ben 60 ore presso l'Università Luiss. Indiscrezioni però smentite dal direttore generale dell'Università, Pier Luigi Celli, che in un'intervista a Skytg24 spiega che è una notizia che anche loro hanno letto sui giornali. “Ci ha molto incuriosito perchè nella realtà a noi non risulta nulla. Che mi risulti non c'è mai stato alcun contatto nè con Grillo nè con Casaleggio, se ci venisse chiesto di organizzare questi corsi deciderà il senato accademico”. Celli dice comunque che l'università sarebbe disponibile ad ospitare i parlamentari 'grillini' perchè “per noi non è un controsenso formare persone che prima si sono candidate e poi studiano per fare quello per cui si sono candidate, perchè non sarebbero attività universitarie, ma attinenti alla business school che riguarda le esigenze di imprese, associazioni e istituzioni”.
Corsi universitari o no - ancora i 'grillini' conservano il massimo riserbo sui loro appuntamenti - quel che è certo, secondo quanto raccontano alcuni neo eletti, è che i deputati e i senatori arriveranno a Roma muniti di manuale dei regolamenti parlamentari, forse scaricati da Internet, e da lunedì sarà spiegato loro come muoversi nei Palazzi. Oltre a studiare i regolamenti di Camera e Senato, i 'grillinì dovranno tenere bene a mente il loro 'Codice di comportamentò in 18 punti. Tra questi il divieto assoluto di partecipare ai talk-show televisivi. La comunicazione delle decisioni prese in Aula viene affidata al canale Youtube del M5S. Chi viene condannato, anche solo in primo grado, è obbligato a dimettersi, in caso di rinvio a giudizio invece può decidere. L'indennità percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi, il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all'assegno di fine mandato. Le proposte di legge originate dal portale del M5S dovranno essere portate in Aula se votate almeno dal 20% dei partecipanti.
Le espulsioni dovranno essere ratificate da una votazione online. Quanto ai singoli voti sui provvedimenti, è sempre Casaleggio a dire cosa si farà: “Se un governo sarà messo insieme, formato da altri partiti, il Movimento 5 Stelle voterà per tutto ciò che formi parte integrale del suo programma”. Mai però un esecutivo con il Pd. Il co-fondatore M5S riferisce non a caso che non c'è stata alcuna riunione con Romano Prodi, facendo riferimento al punto del codice di comportamento che prevede che i deputati e i senatori “non devono unirsi ad altri partiti o coalizioni, tranne che per voti su singoli punti”. Infine, sull'ipotesi che circola di una eventuale 'prorogatiò del governo tecnico, Casaleggio sottolinea: “Il governo Monti ha avuto una maggioranza che gli ha permesso di far passare molte leggi e molti decreti legge”. (asca)