“Lo Strano Circo Dei Folli” è uno di quei dischi che dà un senso di completezza, che ti fa pensare che esistano pochi mix di generi così ben eseguiti, che può far apprezzare lati della musica a persone che all'inizio potevano considerare poco o per niente quelle stesse sfumature. E soprattutto rappresenta un bel raggio di luce dal mondo emergente italiano. A trasmetterlo, da epicentro Roma, sono i Follow The Mad, giudicati da più fronti come una delle migliori e più promettenti band underground, di recente di scena negli Stati Uniti in apertura ad uno show di Negrita e Subsonica. Il loro album d'esordio, per ora in vendita unicamente in digitale, è una spruzzata di vitalità, adatto a chi è costantemente alla ricerca di nuove sonorità.
“Si Apre Il Sipario” è la opening-track del lavoro (una delle migliori) e con il suo ritmo spinto prepara l'ascoltatore ad una sperimentazione continua di undici tracce, in cui si toccano anche blues-rock, post-grunge in inglese, alternative rock in italiano e persino il valzer. Le eccellenti armonie di basso, chitarra e tastiere aggiuntive (a pennello in determinati punti) si mescolano con ritmiche batteristiche in grado di caratterizzare ogni pezzo, che si tratti di sezioni serrate o più pacate, simbolo di una buona esperienza personale di ogni componente della band. La ciliegina la portano il timbro vocale di Giorgio Perugini ed i suoi testi colmi di poesia, dalle inconfondibili influenze teatrali e di cui si è curiosi di sentire ciò che suscitano dal vivo. Da segnalare in particolare “Bambola Di Cera” (adattabilissima ad un musical), “Save Me” (con cui il gruppo si gioca, e anche bene, la carta “esportabilità all'estero”), “Sulle Scale” (interessante misto tra pop-rock ed alternative sperimentale) e la closing-track “Il Treno 2336” (aspetto quotidiano immortalato da un gran testo). I Follow The Mad sono una band a cui va data assolutamente una possibilità, dopo anni di (giusta) gavetta, che ha capacità di scrittura da vendere, un proprio stile ben collaudato, che con questo prodotto ha legato bene orecchiabilità e voglia di osare. E a cui andrebbe fatto un contratto discografico che significherebbe molto per il panorama emergente italiano e romano. Subito. Caro produttore, che (magari) stai leggendo questo articolo, cosa fai ancora con il culo incollato alla sedia?
TRACKLIST
1 – Si Apre Il Sipario
2 - Elefante
3 – Bambola Di Cera
4 – We Come In Peace From Mars
5 - Nancy
6 – Panta Rei
7 – I 2 Ragazzi Morti
8 - Dottore
9 – Save Me
10 – Sulle Scale
11 – Il Treno 2336
Marco Reda
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“Bambola Di Cera” official videoclip