Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega Nord, è stato arrestato questa mattina nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Milano sui rimborsi elettorali del Carroccio. Il procuratore aggiunto Alfredo Robledo gli contesta il reato di associazione a delinquere e truffa aggravata.
Le manette sono scattate anche ai polsi di Stefano Bonet, imprenditore veneto che avrebbe avuto un ruolo di primo piano negli investimenti effettuati in Tanzania dallo stesso Belsito con le risorse della Lega Nord. Nell'inchiesta spunta anche uno "yacht del valore di 2,5 milioni di euro" acquistato da Riccardo Bossi, figlio di Umberto.
Lo yacht, stando all'ordinanza del gip, sarebbe stato comprato con l'appropriazione indebita dei fondi del Carroccio. La stessa nota della guardia di finanza, chiarisce il gip, "fa emergere pure che Belsito tuttora intrattiene poco trasparenti rapporti d'affari con un'esponente della Lega Nord di Chiavari, tale Dujany Sabrina". Il gip rimarca anche per i quattro arrestati il "concreto e fortissimo pericolo di reiterazione dei reati".