Era il 27 ottobre del 2011 quando la fu governatrice Renata Polverini nominò Tommaso Luzzi alla presidenza dell’Astral, la società che controlla strade e autostrade del Lazio e Adriano Palozzi alla presidenza della Cotral in omaggio al criterio dello spoil system per cui il vincitore si cucca tutta poltrone comprese in enti, società regionali, partecipate, bocciofile e quant’altro.
La storia di Tommaso Luzzi, ex AN di rito gramaziano e grande sponsor di Luca alle ultime regionali, ex presidente del palio della sua città Sacrofano con tre mandati alle spalle alla Pisana, era in attesa del nuovo incarico da tempo. Nello scacchiere delle poltrone degli enti e delle società legate alla regione la casella dell’Astral portava il suo nome fin dall’inizio, ma si incagliò nel gioco dei veti incrociati per diverse poltrone. Certamente si trattava di un piatto ricco con strade, autostrade, ponti ed acquedotti ed il finanziamento della superstrada Civitavecchia- Orte e il 30% del corridoio tirrenico e autostrada Civitavecchia – Livorno. Ma Luzzi, 65.000 euro l’anno come compenso di carica, non si scoraggiò e intanto pensò bene di rafforzare la sua segreteria con due assunzioni alle quali si aggiunse il figlio del sindaco di un comune della provincia di Roma e un autista.
Ovviamente, come accade in questi casi, le assunzioni erano a tempo determinato e legate alla permanenza in carica del Presidente che tuttavia sta per fare le valige. A questo punto i 4 che tengono famiglia, pensano bene di impiantare una causa all’Astral per ottenere l’assunzione a tempo indeterminato. Legittimo, direte voi, è una vita che in Regione si fanno questi giochini, altrimenti come potrebbe gonfiarsi l’organico della Regione di anno in anno? Il fatto è che i 4 erano sicuramente, oltre che degne persone, uomini e donne di fiducia del Luzzi che oggi è costretto ad assumere, proprio lui, un avvocato per difendersi in giudizio. Tradimento, paradosso o tacito accordo con il presidente? gl