I fondi saranno pure insufficienti, il tempo degli ultimi giorni sarà stato anche eccessivamente inclemente, ma questi non possono certo essere un alibi rispetto a una gestione a dir poco inadeguata e per nulla trasparente». A puntare il dito contro il dipartimento Lavori Pubblici di Roma Capitale è Umberto Marroni, capogruppo del Pd in Campidoglio, che fatica a digerire le cifre presentate in assestamento di bilancio. Perché se da una parte si può prendere favorevolmente atto dell’impegno per sistemare definitivamente via dei Dulceri, dall’altra non è dato sapere quando verranno adottati i provvedimenti necessari per mettere fine ad analoghe emergenze che da tempo gravano su IX, XIII e XX municipio, solo per dirne alcune.
La soluzione positiva di un solo caso, a fronte dei 57 documentati dal sito voragini.it, è come una goccia nel mare. E se nelle strade continuano a imperversare buche e crateri, le politiche finalizzate alla manutenzione straordinaria e ordinaria delle arterie romane continuano a fare acqua. Le lacrime da coccodrillo di Alemanno e Ghera, che solo un anno e mezzo fa presentavano in grande stile e col sorriso sulle labbra il progetto di sistemazione dei sanpietrini del centro, non convincono l’opposizione. Che non ne vuole sapere di mollare l’osso, incalzata dalle proteste e lamentele provenienti da ogni zona della capitale. «Non si può lavorare sempre in emergenza e male come è stato fatto finora – continua Marroni – senza un adeguato programma di manutenzione concertato con i Municipi, senza una selezione trasparente delle aziende esecutrici e degli affidamenti.
A febbraio era stato proprio Ghera a promettere multe salatissime a fronte di lavori non eseguiti a regola d’arte dalle varie ditte incaricate, ma non se n’è fatto nulla. I dati sono sotto gli occhi di tutti. Credo che le responsabilità di Ghera siano rilevanti in questo fallimento e sarebbe bene che facesse un passo indietro. Come dovrebbe farlo l’intera Giunta capitolina, che continua a dare dimostrazione della propria inadeguatezza.
Approvare un bilancio dieci mesi dopo i termini previsti è solo uno degli esempi di cattiva gestione». «In questo quadro di desolazione spuntano poi fondi “ad personam” utilizzati spesso a vantaggio di consiglieri amici per soddisfare priorità politiche e non cittadine, con una manutenzione stradale che procede a macchia di leopardo, come una sorta di mappa dei voti di preferenza », attacca il piddino Paolo Masini. «Le strade sconnesse e disastrate sono la croce dei romani - dichiarano, in una nota, i consiglieri del Pd comunale e provinciale Massimiliano Valeriani e Marco Palumbo. Un pericolo e un biglietto da visita orrendo per questa città. In questi anni non è stata messa una ‘toppa’ ne' alle buche, tanto meno alle promesse mancate di Alemanno in tema di viabilità. In questo assestamento di bilancio troviamo fondi per luminarie, feste, addirittura 900mila euro per il Capodanno. Una beffa per i cittadini romani - aggiungono - Tra le luci costose, ecco apparire qualche fondo per le stradegroviera di Roma; naturalmente soprattutto per le somme urgenze».