L'attrice Nastassja Kinski si schiera dalla parte della sorellastra che ieri aveva denunciato di essere stata stuprata diverse volte dal padre, il celebre attore tedesco Klaus Kinski deceduto nel 1991.

Pola Kinski, 60 anni, presentando la prossima uscita di un libro di memorie, aveva rivelato in un'intervista che il padre aveva ripetutamente abusato di lei fin dall'età di cinque anni e durante tutta la sua adolescenza.

Nastassja, diventata più famosa del padre a Hollywood grazie a film come “Tess” (ai tempi della sua controversa relazione con Roman Polanski, quando aveva soltanto 15 anni e il regista più di 40) e “Il bacio della pantera”, ha raccontato al quotidiano Bild di aver pianto dopo aver letto le dichiarazioni di Pola.

“Mia sorella è un'eroina perchè ha liberato il suo cuore, la sua anima e il suo futuro dal peso di questo segreto”, ha detto l'attrice, oggi 51enne. “Sto dalla sua parte e la sostengo. Sono profondamente scioccata, ma sono orgogliosa della forza che ha avuto per scrivere questo libro”.

Nastassja non ha detto se era o meno a conoscenza degli abusi commessi dal padre, ma si è augurata che il libro accresca l'attenzione nei confronti degli abusi sui minorenni e dia il coraggio ad altre vittime di denunciarli.

La Kinski, che è nata a Berlino ma vive in California, è figlia della seconda moglie di Klaus, Brigitte, mentre Pola è nata dall'unione con la prima moglie, la cantante Gislinde Kuehbeck.

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