La tromba di Paolo Fresu suona l’Africa (ma pure il resto del mondo) grazie a “Desertico”, il nuovo progetto del musicista sardo (accompagnato dal Devil Quartet) in scena stasera alla Sala Sinopoli dell’Auditorium.
Il disco è un vero e proprio viaggio in note attraverso suoni ed atmosfere del jazz, in primis, ma anche del rock e più in generale, di quella musica che lo stesso Fresu definisce “melangè”: nient’altro che uno stile meticciato con altri linguaggi, carico di una straordinaria energia dinamica e stracolmo di invenzioni.
L’album rappresenta con i suoi dodici brani (temi originali ma anche vecchie canzoni) il pensiero in movimento di un ensemble che oggi compie otto anni e che da quando è nato spinge la musica - senza distinzione di generi - nell’immenso deserto dei suoni odierni. Insieme a Fresu (anche al filicorno), il chitarrista Bebo Ferra, il bassista Paolino Dalla Porta e il percussionista Stefano Bagnoli.