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ISTITUZIONI · giovedì 18 ottobre 2012

Inches: «Degrado e abusivi al laghetto di villa Borghese»

Esposto del consigliere del municipio II per le condizioni di abbandono e pericolosità in cui versa quell’area

Il consigliere del municipio II Massimo Inches ne ha scoperta un'altra al laghetto di villa Borghese. Una situazione che concentra in sè vari rischi per la pubblica incolumità. Per questo, su richiesta dei cittadini, il consigliere de La Destra si è recato sul posto, in via dell'Aranciera, e ha verificato le cause del degrado.

Come ha spiegato lo stesso Inches «il lago, risalente alla fine dell’anno 1700, ed in stile tipicamente inglese, ha una profondità variabile tra i mt. 1,30 e mt. 2,80. La sua grande attrazione sono le barche a noleggio». Fin qui la situazione del lago, ma per comprendere i problemi bisogna guardare sotto il pelo dell'acqua. Inches ci spiega: «il fondale non è stato più ripulito dal 1957 e col passare del tempo si sono sovrapposte la macerazione delle foglie, la melma e le alghe, tanto che allo stato attuale il lago presenta sul fondale quasi 2 metri di questa melma, che in caso di caduta accidentale in acqua, potrebbe essere fatale per chiunque, senza lasciare scampo, tipo sabbie mobili Per questo cambiamento ambientale sono spariti anche gli animali stanziali come oche, cigni ed anatre, che con la loro presenza completavano le bellezze del luogo».
 

A Villa Borghese tutti i segreti degli alberi
 

Inches ci spiega anche che «il noleggio delle barche è iniziato nel lontano 1933, quando il re volle premiare il barcarolo Cesare Ronconi, che dal suo galleggiante sul Tevere a Ponte Umberto aveva salvato oltre 400 persone. Attualmente è gestito da suoi parenti, la Esculapio srl, la cui concessione del lago è scaduta da due anni, quindi abusivi. Il Dipartimento Patrimonio ancora non ha approvato il progetto di chi dovrà gestire la proprietà comunale.

Un altro serio problema è rappresentato dalle crepe del fondale, che provocano una enorme perdita d’acqua nel sottosuolo, tanto che è stato necessario, per pareggiare il livellamento del lago, realizzare una tubazione dell’Acea, con l’immissione di oltre 2.400 metri cubi al giorno d’acqua (30 litri al secondo), con grandissimo spreco per la comunità. L’acqua dispersa nel sottosuolo ha causato lo sbassamento del terreno circostante in un’area terrazzata, ed il bagnamento del maestoso muro di contenimento sottostante, dando una pessima immagine di degrado ai fruitori della Villa».

Degrado e mancanza di manutenzione mettono quindi a repentaglio non solo il decoro del lago, ma la sicurezza della villa in quell'area. «Per quanto sopra, ho allertato tutti gli uffici competenti chiedendo un rapido intervento, per la messa in sicurezza - prosegue Inches - che in caso di disgrazia comporterebbe una indubbia responsabilità a carico degli uffici interessati».

Inches ricorda che dalle ricerche effettuate presso gli uffici, è emerso che il XII Dipartimento Infrastrutture di Roma Capitale, era già a conoscenza della situazione di pericolo esistente, fin dal sopralluogo effettuato in data 23 Giugno 2011, come da loro stessi comunicato, ma nessuno si era mai interessato fino ad oggi. Inches va in fondo alla situazione e spiega: «Il Dipartimento Patrimonio, che ha in carico la proprietà comunale del laghetto, informa molto candidamente che la situazione di degrado è riconducibile all’ex gestore del noleggio». Inoltre «il direttore del Dipartimento Patrimonio da una parte definisce oramai decaduto il gestore, fino dal 31/12/2012, ma non precisa quali provvedimenti abbia egli stesso intrapreso».

«Però, fatto molto più grave - ricorda Inches - ci fa sapere di avere deciso lui per tutti, come se il laghetto fosse una sua proprietà privata, e di volerlo riassegnare allo stesso gestore inadempiente soc. Esculapio srl, violando l’obbligo del bando pubblico ed impedendo di fatto al Comune di Roma di poter valutare offerte migliori».

Ora inches ha scritto anche al Segretario Generale di Roma Capitale Dr. Liborio Iudicello, che sembra voglia vederci chiaro su tutta la faccenda. Nel frattempo l'intraprendente consigliere municipale ha inviato un esposto alla procura della Repubblica chiedendo di indagare sul comportamento di questi funzionari comunali.

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