A un mese dalle elezioni e dopo aver incassato la prima tornata di introiti, Alemanno scopre che è possibile giocare la partita dell'Imu come fece Berlusconi poco prima delle elezioni politiche di febbraio!, così annuncia di aver deliberato l'esenzione dall'odiato balzello per 376.000 famiglie. Lo sconto fiscale è stato reso possibile dalla revisione delle rendite catastali da parte dell'Agenzia del territorio che ha portato a un extragettito pari a 116,2 milioni.
L'annuncio è stato dato dal sindaco, Gianni Alemanno, nel corso di una conferenza stampa. Con questa somma il Campidoglio potrà esentare 376.000 famiglie sulla base del quoziente familiare. I beneficiari sono coloro che hanno redditi equivalenti bassi, con valore Isee di 15.000 euro. Secondo il quoziente Roma il reddito equivalente si determina attraverso la presenza di più figli a carico, di un disoccupato o un invalido.
Con la manovra sull'Imu saranno esentate dalla tassa il 36% delle prime case della città. L'attività di revisione delle rendite catastali è avvenuta per gli immobili dei seguenti quartieri di Roma: Centro, Salario-Trieste, Parioli, Flaminio, Prati, Borgo, Trastevere, Delle Vittorie-Trionfale, Gianicolo, Aventino, San Saba, Testaccio.
Ad oggi il totale delle abitazioni soggette all'Imu è pari a 1.447.646 unità, di cui 1.056.786 prime case. Una tardiva manovra con la quale il Comune rinuncia a milioni di euro, mentre Gianni spera di incassare migliaia di voti.