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ISTITUZIONI · sabato 26 maggio 2012

IL CASO: ASSICURAZIONI DI ROMA

Nomine, benefits buonuscite, deleghe: denunciata poca chiarezza nella gestione dell’ennesima società della “galassia” comunale

Le Assicurazioni di Roma stanno diventando l'ultimo terreno di conquista di questa destra che sulle aziende ha dato il meglio di sè avendole affossate quasi tutte». Lo hanno sostenuto ieri i consiglieri comunali Massimiliano Valeriani, Presidente della Commissione Controllo, Trasparenza e Garanzia del Comune di Roma, e il Mirko Coratti Vice Presidente dell’ assemblea capitolina. «Nel corso dell'ultimo CdA del 21 maggio scorso avevamo appreso soltanto della nomina del nuovo direttore generale le cui competenze, cosi come previsto dal DL 220/11 sono ancora da dimostrare. In realtà sembrerebbe che in quel CdA si è deciso anche altro.

L'attuale Direttore Generale che rimarrà in carica fino a giugno ha visto riconosciuto un 'piccolo incentivo' di circa 1 mln di euro di buona uscita, tra benefits e consulenze. Il nuovo Direttore Generale, assunto a tempo indeterminato dal 1 luglio, percepirà una retribuzione di circa 250 mila euro annui. Non male. Nel corso della stessa seduta infine, il CdA ha conferito, con un voto non all''unanimità, la delega alla 'riassicurazione' ad un membro dello stesso organo prefigurando un pasticcio imbarazzante.

Tale delega infatti è tipicamente una competenza da Dirigente mentre in questo caso, attribuendola ad un membro del CdA, si determinerebbe la situazione per cui un membro del consiglio approva ciò che propone lui stesso. Controllore e controllato coincidono. Se si considera poi che i settori delicati di AdR sono i sinistri e la 'riassicurazione' ci chiediamo a cosa serva un Direttore Generale cosi ben pagato se si deve occupare della meta dell'incombenze. Ci pare sufficiente per lanciare un allarme su possibili disastri in vista in AdR. Per tale ragione chiediamo un’urgente audizione dei vertici aziendali nelle Commissioni congiunte Bilancio e Trasparenza e Garanzia per capire cosa stia succedendo».

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