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ATTUALITÀ · venerdì 22 marzo 2013

«I vaccini fanno diventare gay i bambini», parola di Vanoli, specialista grillino in medicina naturale

 

L’omosessualità è una malattia. È causata dalle vaccinazioni che ci vengono fatte da bambini. Può però essere curata con l’urinoterapia. Cioè bevendo la propria pipì. Questa, in estrema sintesi, la singolare tesi dell’attivista grillino Gian Paolo Vanoni, iscritto al MoVimento 5 Stelle e “giornalista investigativo (Albo speciale), specializzato da 40 anni in Sanità Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicina Naturale” come lui stesso si è definito sul MeetUp grillino di Segrate.

Le bizzarre dichiarazioni, riprese oggi da Libero, sono il frutto di un’intervista realizzata per Vice.com da Matteo Lenardon a Vanoni che spiega: «Sono un attivista e mi sto attivando proprio per cambiare queste cose attraverso il Meetup Lombardia 5 Stelle. Lì c’è tutto il mio lavoro in questo senso. Porto sempre informazioni e idee per permettere a tutti una scelta consapevole e bandire così la piaga dei vaccini».

Del resto, ricorda Lenardon nell’articolo, “Beppe Grillo combatte da anni la sua battaglia contro “la truffa dei vaccini obbligatori”, vaccini che causerebbero—secondo lui— ogni tipo di male, perfino l’autismo. Una battaglia anche contro l’idea che esistano virus e malattie infettive, come rilancia anche il “coordinatore alla comunicazione dei Portavoce” Claudio Messora strillando “AIDS La grande balla dell’HIV” sul suo blog”.

Vanoli non è da meno e mette in evidenza, nell’intervista, lo stretto, a suo dire, legame tra vaccini e omosessualità: «Quando il vaccino viene introdotto nel bambino, questo poi cresce e cerca di trovare una propria personalità, e se questa viene inibita dal mercurio o dalle sostanze vaccinali che si introducono nel cervello diventa gay. Il problema lo sentiremo soprattutto nelle prossime generazioni, perché quando abbiamo un omosessuale che genera una figliolanza questi si porteranno dietro il DNA dell’ammalamento del genitore. Perché l’omosessualità è una malattia, anche se l’OMS ha deciso che non lo è. Chissenefrega! La realtà è che è così. Ogni vaccinazione produce omosessualità, perché impedisce la formazione della personalità.È una microforma di autismo, se vogliamo. Vedrete quanti omosessuali ci saranno nelle prossime generazioni, sarà un disastro».

L’intervista di Vanoli ha scatenato un vespaio di polemiche che hanno indotto il M5S di Segrate a prendere, a posteriori, le distanze: “Dopo la pubblicazione su più quotidiani e siti delle tesi di Vanoli – si legge in un comunicato ufficiale del MoVimento - Ci corre l’obbligo inoltre di avvisare voi e i vostri lettori del fatto che il sig Vanoli ha nella sua intervista rilasciato dichiarazioni che nulla hanno in comune con i principi, le idee e il programma del M5S. In particolare troviamo molto offensiva la parte in cui viene definita l’omosessualità una malattia. Tali affermazioni contrastano radicalmente con quanto più volte il M5S ha dichiarato a riguardo attraverso i suoi portavoce. Non ci sembra corretto che il pensiero isolato di una persona, che si autoattribuisce un ruolo che nessuno gli ha mai affidato, nè a Segrate nè altrove, possa essere confuso con quello di un gruppo che da anni lavora al fianco di professionisti per elaborare percorsi virtuosi sul territorio”.

Ma dal sito Vice.com arriva la replica: “C’è un piccolo problema in tutte queste dichiarazioni e smentite sul fatto che nessuno conosca Vanoli, e che Vanoli non abbia mai avuto alcun ruolo all’interno del partito: internet. Basta infatti fare un semplice giro sulla pagina Facebook ufficiale del M5s Segrate per trovare centinaia di post di Gian Paolo Vanoli su gran parte degli argomenti che ha discusso nella nostra intervista; post spesso marchiati dal Mi Piace del Portavoce del M5s Segrate (e amministratore della pagina FB) Francesco Bassi, l’autore della smentita”. Inoltre, spiegano, con dovizia di foto allegate, che “sulla stessa pagina troviamo le prove delle attività di Gian Paolo Vanoli all’interno del M5s Segrate”.
 

Al netto di smentite e controsmentite, l’episodio solleva però più di qualche ombra sul cosiddetto sistema grillino di “democrazia diretta”: come spiega Lenardon nel suo articolo, “C’è tutto quello che serve per capire come funziona la democrazia interna del partito. Di come la proposta sia partita dai copiaincolla e da “l’amico di mio cugino” di panettieri e suonatori di pianobar che discettano di virologia e microbiologia e di come l’unica voce contraria alla cosa, perché informata dai propri studi professionali, sia stata soffocata dai copiancolla e degli amici di sempre più cuggini pizzaioli”.

“La maggioranza delle persone dentro Meetup Lombardia 5 Stelle – prosegue pensa che i vaccini siano una truffa che porta all’autismo, quindi l’obbligatorietà deve essere ritirata. Non importa che i copiancolla da internet provengano da un tizio condannato per procurato allarme e interesse privato, la maggioranza ha ragione— la maggioranza vince. È la democrazia diretta, bellezza”.