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ATTUALITÀ · giovedì 7 marzo 2013

I clown contro Steinbrueck: non ci paragonare a Silvio Berlusconi

Il leader dell’opposizione tedesca aveva definito Berlusconi un “clown”. Gli artisti circensi tedeschi sono insorti: "Il pagliaccio non è uno stupido"
 

“Sono inorridito dal fatto che abbiano vinto due clown” queste le ormai celebri parole sul risultato delle elezioni italiane, pronunciate da Peer Steinbrueck, candidato socialdemocratico all'incarico di cancelliere tedesco, che tanta polemica avevano suscitato in Italia e Germania. Una polemica che, a quanto pare, non sembra essersi sopita affatto.

Dopo la dura presa di posizione del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano che aveva annullato un incontro col candidato dell’SPD, ora ad insorgere sono proprio i clown, offesi dal paragone con Berlusconi.

Bernhard Paul, direttore del Circo Roncalli di Colonia e famoso pagliaccio per 36 anni, ha scritto una lettera aperta per difendere la propria categoria e contestare l’accostamento col politico italiano: "Un pagliaccio del circo non è uno stupido che si può mettere allo stesso livello di Berlusconi - ha affermato - È una professione onorevole, difficile, che richiede sensibilità e talento artistico".

Paul ha quindi espresso il suo fastidio per il fatto che il candidato socialdemocratico alla cancelleria abbia utilizzato la professione del pagliaccio per “insultare i politici di dubbia credibilità”.

Identico risentimento è stato manifestato al quotidiano Tz di Monaco dall'ottantenne star russa del mondo dei clown, Oleg Popov: “Un pagliaccio può essere chiamato tale soltanto quando può recitare in un teatro o in un circo e riesce a dare allegria alla gente. Se non lo fa, io piuttosto lo chiamerei cialtrone”.

 

Bernhard Paul