Con un Ep disponibile per ascolto e download gratuito a partire dal prossimo 1 Agosto e tanti progetti per il futuro, i Growth In Decadence si apprestano ad esordire ufficialmente nella scena musicale underground nazionale: portatori di un sound potente e virtuoso, figlio di Lamb Of God, Slayer, primi Metallica, The Black Dahlia Murders e Parkway Drive, Mauro Dall'Argine, Daniele Lacetera, Ario Zulini e Matteo Paoli da circa due anni tentano di emergere da montagne e colline di Trieste per raggiungere quelle, più ambiziose, di etichette e produttori discografici (quelli seri però...).
“Prima ci chiamavamo 'Murders' e facevamo soltanto cover dei Metallica – rivela il talentuoso batterista Matteo, appena diciassettenne, per gli amici Jade – ma poi ci siamo spostati su qualcosa di più tecnico e pesante”. L'imminente mini album “An Anthem For Apocalypse” (di cui è stato rilasciato, due giorni fa, in rete un breve video di presentazione) rappresenta, come rivela lo stesso drummer, “il lavoro di Giugno 2011, interrotto per vari problemi e lasciato nascosto ai fans per poi essere ripreso e registrato quest'anno”. Ma in cantiere c'è già qualcosa di nuovo: “a Settembre ci sposteremo a Roma, presso i 16th Cellar Studios, per registrare un album di nove-dieci tracce, in quanto abbiamo cambiato molto le nostre sonorità rispetto all'Ep che sta per uscire. Abbiamo scelto proprio quello studio di registrazione perchè, pur non essendo il nostro un gruppo death-core, avevamo bisogno di un posto che esaltasse le nostre sonorità death metal”.
Di lavoro ne hanno da fare, ma le idee sono ben chiare. Ed è già un buon punto di partenza.
Marco Reda
“An Anthem For Apocalypse” Ep preview intro