• condividi
CULTURA E SPETTACOLO · giovedì 28 febbraio 2013

Giovanni Allevi, vent'anni da ragazzo terribile

Questa sera festa-concerto all’Auditorium Conciliazione per l’anniversario di carriera del musicista ascolese

Un tutto esaurito, l’ennesimo, per festeggiare i vent’anni di carriera compositiva. Giovanni Allevi, ragazzo terribile di quella che lui stesso ha ribattezzato nuova «musica classica contemporanea», torna nella capitale con il “Sunrise tour” alla guida dell’Orchestra Sinfonica Italiana.

Ma stasera, all’Auditorium Conciliazione, ci saranno anche altre sorprese. La parte del violino solista, infatti, vedrà un’inedita versione “al femminile”, con Natalia Lomeiko, vincitrice della 47esima edizione del Premio Paganini (nel 2000) nonchè allieva di Yehudi Menuhin, e Reiko Watanabe, virtuosa giapponese che ha studiato negli Stati Uniti.

La scaletta della serata prevede nella prima parte proprio l’esecuzione del “Concerto per violino e orchestra in Fa minore” anche detta “La danza della strega”, per la quale Allevi veste i panni di compositore e direttore d’orchestra, mentre nella seconda parte è in programma la “Sinfonia concertante per pianoforte e orchestra”, con l’ingresso in scena del pianoforte. Una nuova formula, dunque, che nel tour si alternerà alla dimensione più intima del concerto per pianoforte solo, già andato in scena a Roma lo scorso novembre. Due spettacoli diversi per composizione e atmosfera, legati entrambi però dall’estro creativo e dal talento musicale di Giovanni Allevi, che sta vivendo un altro momento magico.

Negli ultimi mesi, infatti, l’ex pianista di Jovanotti ha festeggiato il successo di pubblico e critica del suo nuovo album “Sunrise”, il riconoscimento al merito di Cavaliere della Repubblica Italiana, la pubblicazione in Francia della raccolta di successi intitolata “Secret Love” e la presenza alle Olimpiadi di Londra 2012 come portavoce della musica italiana nel mondo. Quanto alla composizione che sarà suonata stasera a Roma, “La danza della strega”, Natalia Lomeiko, una delle due violiniste protagoniste dell’opera, la racconta così: «Contiene echi di forme classiche, movimento, ritmi divertenti e sincero romanticismo. Le melodie della composizione del Maestro Allevi sono così accattivanti che mio marito continua a canticchiarle per casa per ore dopo che mi sono esercitata!».

Allevi invece, presenta in quest’altro modo la sua composizione: «Dopo un lungo e difficile periodo, le note, la gioia e l’entusiasmo sono tornati ad investirmi come una cascata. Ora voglio solo che queste note siano vicine al cuore della gente, che siano di incoraggiamento a superare i momenti di buio, per ritrovare quella luce che è dentro ognuno di noi».

Simone Fattori