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ROMA MUNICIPI · venerdì 30 novembre 2012

Giovane e griffata, insegnante romana arrestata con soldi falsi

La donna è stata trovata con oltre 12mila euro, nascosti tra la sua auto e la sua abitazione

I carabinieri hanno arrestato una giovane docente romana di 27 anni, incensurata, che dopo aver tentato di spendere una banconota finta è stata trovata in possesso di altre migliaia di euro falsi. L’altra sera, in una tavola calda di via Boccea e dopo aver consumato la giovane donna, che veste solo con capi firmati e le piace la bella vita, ha tentato di pagare il conto con 50 euro falsi.

Il titolare dell’attività però si è accorto del raggiro e le ha fatto notare che i soldi non erano veri. Vistasi scoperta si è subito scusata e dopo aver pagato il conto, si è allontanata velocemente facendo perdere le proprie tracce. Il negoziante però ha immediatamente allertato il 112. I carabinieri intervenuti, grazie anche alla descrizione fornita dal commerciante, hanno rintracciato la giovane, poco lontano, mentre stava tentando nuovamente di piazzare la banconota falsa presso un altro negozio.

La professoressa, a quel punto, ha tentato di giustificarsi dicendo che gli era stata rifilata a sua insaputa e di non essersi accorta che si trattava di un falso. Lo strano atteggiamento della 27enne però ha insospettito i militari che hanno deciso di perquisire la sua auto. E' cosi che i carabinieri hanno scoperto nascosti in un vano portaoggetti, sotto il sedile passeggero, altre banconote per un valore complessivo di 2.400 euro, tutte rigorosamente false.

A questo punto i militari hanno esteso la perquisizione anche nella sua abitazione di via Fidenza rinvenendo oltre 10mila euro, nascosti in un cassetto del comodino e tra le pagine di alcuni giornali. Arrestata dai carabinieri l’insegnate è stata associata presso il carcere di Rebibbia, a disposizione dell’autorità giudiziaria e dovrà rispondere di possesso e tentata spendita di banconote falsificate.

L’ingente quantità di denaro falso è stata sequestrata e consegnata al comando carabinieri antifalsificazione monetaria che ha avviato gli accertamenti specifici del caso sulle banconote, alla ricerca di elementi utili alle indagini per cercare di risalire alla provenienza.