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ATTUALITÀ · lunedì 22 aprile 2013

Giallo D'Alema: «Non sono stato io ad affossare Prodi. Denuncerò chi lo dice»

Per l'ex segretario quella candidatura è stata fatta in modo assurdo e adesso si cercano dei capri espiatori
 

Non ci sarebbe una regia dalemiana dietro l'affossamento di Romano Prodi nelle elezioni per la Presidenza della Repubblica. L’errore, piuttosto, sarebbe «di chi lo ha candidato in modo francamente assurdo». Lo ha affermato Massimo D'Alema in un'intervista rilasciata a Piazzapulita, il programma in onda questa sera alle 21.10 su La7.

«Qualcuno dice che dietro l'operazione Prodi, il naufragio, ci sia comunque la sua regia» argomenta il giornalista ma D'Alema rifiuta ogni addebito: «Ma è una vergogna, una vergogna autentica. Chi dice questo è un calunniatore, io lo denuncerò».

«Quale regia - prosegue l'ex segretario -, di che cosa? Non ho potuto impedire che quindici persone mi votassero. Dietro la sconfitta di Prodi c'è la regia di chi lo ha candidato in un modo francamente assurdo, perché non si può tirare fuori in questo modo la candidatura di Prodi senza una preparazione, senza un'alleanza. Si cercano capri espiatori, per errori politici che sono stati compiuti, in persone che non c'entrano nulla. Io, come vede, vado a spasso con il cane, non organizzo complotti, non faccio parte di nessun organismo».