Dimmi che lavoro fai e ti dirò se sei uno psicopatico. Dopo le teorie lombrosiane, secondo le quali si poteva individuare la predisposizione al crimine delle persone semplicemente osservandone le caratteristiche anatomiche, arriva adesso uno studio britannico che mette in relazione la professione esercitata e i disturbi della personalità.

Il professor Kevin Dutton, dell'università di Oxford, ha condotto infatti una ricerca, denominata “Great British Psychopath Survey”, effettuata su un campione di 5.500 cittadini britannici. Lo studioso ha sottoposto a queste persone una serie di domande che svelavano i tratti della loro personalità e ha combinato i risultati ottenuti con le professioni svolte dagli intervistati. Dutton è arrivato così a stilare una vera e propria classifica dei “mestieri da psicopatici”, di cui parla nel suo libro “The Wisdom of Psychopaths: What Saints, Spies, and Serial Killers Can Teach Us About Succes”.

La tesi dello studioso britannico è che alcuni tratti caratteriali che portano al successo in certe professioni sono anche gli stessi che, crescendo in ambienti sbagliati o esposti a traumi e brutte esperienze, possono favorire l’insorgere di disturbi della personalità e che, dunque, il brillante neurochirurgo privo di empatia abbia ha più cose in comune con un serial killer che uccide per il piacere di farlo di quante ne abbia un rapinatore in un parcheggio.

Ecco la top ten della singolare classifica stilata dal professor Dutton:
 

1 amministratori delegati

2 avvocati

3 impiegati nei mezzi di comunicazione radio e tv

4 venditori

5 chirurghi

6 giornalisti

7 forze dell’ordine

8 ecclesiastici

9 chef

10 impiegati statali