Mentre lievita a 17, considerando le candidature già presentate a piazza Marconi e quelle annunciate, il numero virtuale di aspiranti sindaci per Roma, nasce già una prima polemica. Tra le dieci liste a sostegno di Alfonso Marra, infatti, ce n'è una denominata “Grilli parlanti”: inevitabile che il pensiero vada subito al Movimento Cinque Stelle.
Che, infatti, ha già lanciato le prime accuse di “civettismo”, per bocca del proprio candidato primo cittadino, Marcello De Vito: «I nostri delegati di lista mi hanno riportato dei problemi per liste con nome simile alla nostra - ha detto De Vito in un'intervista alla web tv del Fatto quotidiano – Vedremo cosa farà la Commissione elettorale, poi valuteremo eventuali azioni».
Polemiche a parte, cresce di continuo, come detto, il numero degli aspiranti sindaci che hanno presentato o presenteranno, c'è tempo fino a domani alle 12, la propria candidatura e le liste a sostegno all'ufficio elettorale centrale di piazza Marconi. Al momento nel computo dei 17, ma non si escludono ulteriori sorprese che potrebbero gonfiarne ulteriormente il numero, rientrano Marcello De Vito (Movimento Cinque Stelle), Alessandro Bianchi (Progetto Roma), Simone Di Stefano (Casapound), Stefano Tersigni (Roma Capitale è tua), Armando Mantuano (Militia Christi), Alfonso Marra (appoggiato da dieci liste civiche), Giovanni Palladino (Popolari, liberi e forti) e Angelo Novellino (Italia Reale), Sandro Medici (Repubblica romana), ai quali domani si aggiungeranno Matteo Corsini (Roma risorge), Antonio Corvasce (Roma Capitale comune), Fabrizio Verduchi (Italia cristiana) e Franco Diaco (Partito del Sud - Meridionalisti unitari).
Mancano all'appello ancora i candidati annunciati Ignazio Marino, Gianni Alemanno e Alfio Marchini, come anche il principe Domenico Napoleone Orsini.