“L'economia italiana sta toccando il fondo della dura recessione, la seconda in cinque anni. Si delineano i presupposti di un rimbalzo che può dare avvio alla ripresa”. È quanto indica Confindustria su Congiuntura Flash rilevando che la sfiducia ha infatti compresso la domanda interna ben oltre quanto giustificato dalla situazione oggettiva dei bilanci familiari e aziendali: gli acquisti di beni durevoli sono scesi molto più del reddito reale disponibile, gli investimenti sono ai minimi storici in rapporto al PIL e le scorte sono bassissime.
“Contemporaneamente - continua Congiuntura Flash - vengono meno o si allentano le tre cause del regresso: credit crunch, iper-restrizione dei bilanci pubblici e frenata della domanda globale. Basilare per la ripartenza è che si sollevi la cappa di paura creata dalla situazione politica interna; perciò è cruciale che l'esito delle imminenti elezioni dia al Paese una maggioranza solida, che abbia come priorita' le riforme e la crescita, fornendo così un quadro chiaro che infonda fiducia nel futuro e orienti favorevolmente verso la spesa le decisioni di consumatori e imprenditori.
Rimarranno deboli le costruzioni, per le quali vanno prese misure specifiche. Congiuntura Flash rileva che l'attivita' industriale italiana è salita dello 0,4% in dicembre su novembre e risulta così del 2,1% la diminuzione nel 4° trimestre (-6,2% nel 2012, stime CSC). Tale dinamica è coerente con un calo del PIL nel 4° trimestre di nuovo marcato (-0,6% almeno), dopo il -0,2% nel terzo. “Le prospettive immediate sono incerte.
In dicembre il PMI manifatturiero segnala una minore riduzione degli ordini (44,3, da 42,2), interni ed esteri, e l'ISTAT rileva un marginale miglioramento dei giudizi delle imprese manifatturiere sulla domanda, ma anche che le loro attese a 3 mesi di ordini e produzione sono tornate a peggiorare (nel 4° trimestre -4,7, da -6,3). La ricostituzione delle scorte, valutate basse (saldo a -2, da 0), agira' da stimolo”. (asca)