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CURIOSITÀ · giovedì 22 novembre 2012

“Coca-Cola”, dopo “ok” è la parola più conosciuta nel mondo

Durante il suo primo anno di vita venivano venduti nove bicchieri al giorno, ora saliti a 1,7 miliardi in tutto il globo. Ecco tutti i segreti e le curiosità della bevanda più famosa in assoluto

E' proprio così, dopo l'espressione americana «ok», «Coca-Cola» è la parola più conosciuta nel mondo. La Coca-Cola Company è inoltre famosa per aver dato il caratteristico colore rosso al costume di Babbo Natale che inizialmente era verde. Lo usò negli anni '30 per la sua pubblicità natalizia. Ma cosa si può fare con questa famosissima bevanda? Ad esempio, può essere utilizzata per rimuovere la ruggine, macchie di grasso o di sangue dai capi d'abbigliamento o pulire padelle bruciate.In campo meccanico si può utilizzare per pulire la benzina da un garage, allentare un bullone o pulire la batteria dell'auto.

Molte sono le curiosità, molti ancora i misteri circa gli "ingredienti” che la compongono. Anche se su alcuni giornali è apparsa una pubblicità che descrive in modo meticoloso le sostanze della bibita, come se si trattasse di un ricettario di cucina. Si comincia con l’acqua che costituisce oltre il 90%, seguita dallo zucchero e dalle bollicine. Nella lista troviamo il colorante caramello (E 150d), gli aromi naturali, la caffeina e l’acido fosforico (E 338). Insomma, dopo avere letto il testo un bravo chimico insieme a un tecnologo alimentare sarebbero in grado di produrre una bibita molto simile alla Coca-Cola. È quanto fanno ogni giorno le grandi catene di supermercati come Coop, Esselunga, Conad, proponendo ai clienti bevande alla cola con il loro marchio.

Tutte queste bibite si somigliano, ma nessuna è uguale a un’altra. La leggenda vuole che Coca-Cola sia però l'unica inimitabile, perchè la formula segreta è custodita gelosamente da pochi eletti. La realtà è più semplice e anche un po' banale. L’unico ingrediente segreto della Coca-Cola è l’aroma, composto da decine di estratti di piante miscelate tra di loro. Si tratta di oli essenziali di: limetta, limone, arancio, estratto di noci di cola, cannella, estratto di vaniglia, bacche e altri costituenti aromatici. Copiare l’aroma è pressoché impossibile perché bisognerebbe indovinare il modo in cui sono miscelati 40 composti.

«C’è un altro elemento da considerare – spiega  Roberto Chiolini della società DksAromatic di Corsico - la Coca-Cola l’aroma lo fa "in casa" acquistando direttamente gli oli essenziali e utilizzando pressoché in esclusiva le bacche di vaniglia del Messico. Anche conoscendo la ricetta non si potrebbe riprodurre la stessa nota aromatica perché la vaniglia del Messico è diversa rispetto alla vaniglia di un altro Paese, e comunque bisogna considerare il metodo di estrazione». In altre parole, tutte le cole sul mercato si assomigliano perché contengono gli stessi ingredienti, ma ognuna ha la propria nota aromatica segreta che nessuno riesce a copiare, proprio come quella di Coca-Cola. Per essere più chiari, trovare la ricetta sarebbe come indovinare una parola del vocabolario. Gli aromi sono come le lettere dell’alfabeto, si assomigliano ma combinandosi definiscono un profilo unico.

Il semplice sciroppo di Coca-Cola era venduto come medicinale nelle drogherie degli Stati Uniti e può ancora essere acquistato in alcune farmacie di Atlanta a 1 dollaro all'oncia. Nel 2011 The Coca-Cola Company ha festeggiato il suo 125° anniversario. Durante il suo primo anno di vita, venivano venduti nove bicchieri di Coca-Cola al giorno, ora saliti a 1,7 miliardi in tutto il globo. Nel 1962 la Coca-Cola divenne la nuova icona della Pop Art. Andy Warhol, infatti, dipinse Green Coca-Cola Bottles. In Italia, invece, è stato Mario Schifano a consacrare la Coca-Cola come bevanda cult.