Il centrosinista va all'attacco e continua la protesta. Come promesso, ieri pomeriggio, a partire dalla cinque e mezza è scattato il presidio in piazza Santi Apostoli, davanti al palazzo della Prefettura, per chiedere l'indizione di elezioni regionali al più presto, entro dicembre, interrompendo il silenzio di questi giorni della Regione, istituzione ormai dimissionaria ma che stenta a prendere una decisione attesa da tutti i cittadini.
Dopo il blitz di ieri alla Regione la contestazione però è proseguita per tutto il giorno e anche nel corso della notte. Una ventina di consiglieri dell'opposizione hanno continuato infatti ad occupare la Regione anche dopo il calare del sole e sono rimasti all’interno della palazzina della presidenza in segno di protesta per tutta la notte mangiando "al sacco" e occupando il tempo “alla bene e meglio” con chiacchiere e partite di carte, per poi abbandonare la sede di via Cristoforo Colombo solo in tarda mattinata, dopo l'incontro con Zingaretti e Gasbarra, sottolineando la «sospensione» dell'occupazione, non la sua interruzione.
Nel corso della mattinata, tra affermazioni dei manifestanti e smentite dalla Regione, si è parlato di un altro incontro tra la Polverini e il ministro Cancellieri. Di certo si stanno mettendo a punto i dettagli che permetteranno di stabilire una data certa per le elezioni senza che essa possa generare impedimenti o dare adito a ricorsi che potrebbero invalidare la tornata elettorale Nel pomeriggio di ieri la protesta si è dunque spostata al centro di Roma. In piazza Santi Apostoli si sono radunate tutte le anime del centrosinistra, con bandiere e striscioni per manifestare il malessere politico e dei cittadini. Nel corso del presidio davanti alla sede della Prefettura è intervenuto anche il candidato del centrosinistra alle regionali Nicola Zingaretti. Era presente anche il segretario regionale del Pd e autorevoli esponenti locali, insieme a consiglieri regionali e comunali rappresentanti di tutto il centrosinistra.