Attualmente sono senza batterista, ma non per questo si sono impantanati nelle sabbie mobili della ricerca di un musicista adatto a loro: i Bluish Analogy sono più che mai determinati a diffondere il loro indie sound contaminato dall'elettronica. Già, perchè la città emiliana non ha soltanto il prosciutto più famoso d'Italia da esportare in altre regioni o all'estero: Francesco Preti, Federico Cavalli e Lorenzo Cavalli, affiancati fino a poco tempo fa dal drummer Vittorio Cavirani, hanno quello stile musicale che in Gran Bretagna avrebbe già venduto parecchie copie da tempo, oltre che attirato l'attenzione delle etichette discografiche, a testimonianza del fatto che l'Emilia Romagna è al momento una delle migliori regioni del panorama underground italiano. Le copie che avrebbero fatto il boom sono quelle di “Flowerpiercer”, Ep rilasciato dalla band nel 2012, o magari anche dell'altro minialbum “Bluish Analogy” (2011). Dopo aver estratto diversi singoli è poi giunto il momento di girare un videoclip, desiderio esaudito lo scorso anno con “What You Deny Is My Delight”. Ma l'obiettivo, come detto, è espandersi il più possibile in giro per la Penisola, e non solo: “per ora siamo riusciti a suonare due volte a Milano – ricorda la band – ma speriamo di trovare altre date fuori dalla nostra città. Sarebbe bello riuscire ad organizzare un tour o qualcosa del genere per farci conoscere in Italia. E magari anche all'estero, visto che il nostro genere piace soprattutto fuori da qui”. Sembrerà un discorso fatto e rifatto, ma se la maggior parte dei gruppi emergenti italiani pensa che valga di più la pena diffondersi all'estero che nel loro paese natale un motivo ci sarà. A meno che non siano diventati tutti esterofili all'improvviso. Difficile...
Marco Reda
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“What You Deny Is My Delight” official videoclip