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ROMA MUNICIPI · giovedì 28 giugno 2012

Bimbi di Selva Candida senza scuola

Mai partiti i lavori per una nuova elementare. I ragazzi dovranno confluire nei plessi di Casalotti

Migrazioni forzate attendono i ragazzi del municipio XIX per andare a scuola. I lavori alla scuola elementare di Selva Candida, XIX consegnati nel febbraio 2009 non sono mai potuti partire per una lunga serie di cavilli burocratici e la nuova scuola si è trasformata in un infrastruttura fantasma. Nel frattempo la ditta appaltatrice DI.CO.GI s.r.l. ha proceduto lo scorso aprile allo scioglimento del contratto e chiesto al Comune un risarcimento danni di oltre un milione di euro. Così la costruzione della scuola è sfumata e a settembre i bimbi saranno di nuovo costretti a svegliarsi alle sei di mattina per raggiungere i lontani plessi di Casalotti o di Ottavia, che rasentano il collasso.Tanto più che Selva Candida registra un boom demografico dovuto all'arrivo di migliaia di giovani coppie andate a vivere nelle nuove costruzioni realizzate nel quartiere.

«Siamo giunti al punto - spiega Andrea Montanari, dell'Idv - che addirittura alla ripresa dell'anno scolastico, due classi di V elementare saranno spostate dall'elementare Morante di Ottavia alla media Pablo Neruda per creare due prime in più». Progetto che preoccupa i genitori: «Non vorrei che mio figlio di 10 anni si ritrovasse a contatto con bambini molto più grandi di lui, magari anche di 13/14 anni» accenna Simona, giovane mamma. Le fa eco un altro genitore: «è una vergogna. All’ultimo anno trovarsi costretti a spostare il proprio figlio in un’altra scuola, con altri bambini, anche molto più grandi di lui, e altri ritmi. La cosa che non tollero è la totale assenza delle Istituzioni».

Indice puntato contro l'Amministrazione comunale, dunque, accusata di «Totale disinteresse per le politiche di edilizia scolastica nel territorio» denuncia Renato Mariano, segretario Pd del Municipio XIX. Problematiche simili, infatti, anche per l'asilo nido in via Alfonso Gallo, Ottavia. Chiuso da quattro anni per manutenzione. «Con una lista d'attesa nel XIX municipio di oltre 600 bimbi, il Comune tiene chiusa una struttura che potrebbe accoglierne 80» incalza Andrea Montanari, mentre Renato Mariano aggiunge: «Questi sono solo due casi che mostrano l’evidente incapacità da parte della destra di governare e di soddisfare le esigenze dei cittadini. Si promettono grandi progetti ma poi non si trovano neanche quei pochi soldi per realizzare piccole opere. Noi, in quanto Pd, abbiamo più volte sollecitato la risoluzione di queste due questioni senza ottenere mai alcuna risposta».

Elisa Calcinari