Lo smog è un problema a livello globale oltre che per le conseguenze sulle vie respiratorie, anche come uno dei maggiori fattori causa del precoce invecchiamento della pelle. È quanto emerge da uno specifico studio effettuato dell'Osservatorio MV Cosmetiques coordinato dall'esperta cosmetologa e chimica Milena Valentini, effettuato su un campione di 1000 italiani residenti nelle zone a traffico limitato.
L'indagine rivela infatti come, con l'introduzione delle aree “no traffic”, ben il 42% dei residenti di tali aree abbia riscontrato minori problemi legati alla respirazione, dovuti alle polveri sottili e alle impurità presenti nell'aria inquinata delle nostre città che si depositano sulla pelle formando una patina e limitando così l'ossigenazione cutanea e provocando un'alterazione del film idrolipidico, un pericolo ancora maggiore se si pensa che il solo esporre la cute all'inquinamento può raddoppiare i danni causati dal sole. Il 26% degli intervistati ha inoltre rilevato minori problemi di allergie e asma causati dallo smog e dall'aria irrespirabile. Ben il 19% ha invece notato un miglioramento della pelle confermando di notare una cute meno arrossata, irritata, disidratata e di trovarla più luminosa e liscia al tatto.
“Lo smog non solo può provocare danni alle vie respiratorie - spiega Milena Valentini - ma anche la pelle del viso e i capelli, particolarmente esposti agli agenti esterni, sono a serio rischio. Limitare il traffico cittadino è un valido aiuto a contrastare lo smog che, soprattutto sulla pelle delle donne, può causare un effetto di invecchiamento sulla pelle e, soprattutto, danneggiare il viso e le mani rendendo vane le cure estetiche”.
Tuttavia non è solo lo smog il nemico della pelle delle donne. In città, oltre all'inquinamento atmosferico che provoca un'alterazione del film idrolipidico, la naturale barriera di acqua e sebo che difende la pelle, esiste anche “un inquinamento elettromagnetico” provocato dall'esposizione alle radiazioni di telefoni cellulari, computer, televisori, radio e di apparecchiature elettriche che, in caso di esposizioni prolungate e durature, determina l'innalzamento della temperatura dei tessuti biologici, deteriorandoli.
“L'elettrosmog è un altro avversario della bellezza, soprattutto femminile, e va combattuto giorno per giorno - continua Milena Valentini - con alcune semplici regole che chiunque può applicare nella vita quotidiana: una detersione quotidiana corretta, uno scrub settimanale per rimuovere le impurità, l'applicazione di prodotti idratanti e anti ossidanti e l'eventuale utilizzo di prodotti specifici per la protezione della pelle da inquinamento atmosferico e elettromagnetico”.
Insomma, non sembra poi così azzardato affermare che la riduzione dello smog e del pericoloso traffico nei centri metropolitani concorrano davvero, non solo metaforicamente e per vie differenti, a “salvare la pelle” dei cittadini. (asca)