C’è una lettera dei lavoratori Atac dell’officina di Magliana che è stata inviata un po’ a tutti, dalla direzione all’assessore, denunciano il momento difficile che il settore manutenzione rotabili sta vivendo. Infatti contrariamente a quanto previsto dal piano industriale Atac, non sono state “reinternalizzate” tutte quelle lavorazioni che venivano svolte all’esterno, non ultima quella sulla manutenzione dei mezzi. Anzi, sarebbe in corso “un tentativo di depotenziamento” che toglie “attività pregiate, in netto contrasto con gli accordi sottoscritti.” Anche se tali lavori si potrebbero benissimo effettuare all’interno delle officine di manutenzione della Magliana e Osteria del Curato.
I lavoratori dell’officina di Magliana ex METRO denunciano ancora le carenze esistenti all’interno dell’officina, soprattutto in considerazione dell’imminente apertura della diramazione B1. Intanto lo stato “drammatico” del materiale rotabile, senza ricambi e ormai ridotto “ai minimi termini.” In questa situazione, aggiungono sarà «difficoltoso mettere a disposizione 35 treni tutti i giorni per espletare un servizio decoroso per la città». Per quanto riguarda l’inquadramento del personale all’officina della Magliana da tempo non verrebbero effettuate “prove per avanzamenti” perchè «mancano quasi completamente i responsabili delle varie linee di manutenzione» oggi sostituiti dagli operai. Le attrezzature individuali sarebbero poi «grottesche» per un’officina che voglia chiamarsi tale visto che negli anni «sono state centellinate con il contagocce».
E infine, goccia non metaforica «la copertura dell’officina presenta notevoli zone d’infiltrazione di acqua piovana, tanto è vero che ultimamente durante un nubifragio si sono allagate tutte le buche dove vengono svolte le lavorazioni». Se tali condizioni non venissero al più presto migliorate i lavoratori della Magliana «declinano qualsiasi responsabilità per eventuali carenze di materiale rotabile che potranno verificarsi nell’imminente apertura della diramazione B1».