Chi gestisce le politiche del personale a Risorse per Roma, la società capitolina cui è affidato il patrimonio pubblico del Comune ed il recupero dei condoni edilizi? Nei giorni scorsi scrivevamo delle probabili nomine a vertici dopo il passaggio dell’ex AD Diacetti ad analogo incarico in Atac, oggi vediamo di capire quanti dipendenti ha veramente questa società e come vengono regolate le assunzioni.
Partiamo dal capo del personale, l’uomo chiave delle assunzioni. Alfredo Tirrò perito chimico da Tivoli. Egli ha sicuramente il merito di una carriera fulminante, infatti viene nominato nel cda di RpR nel 2008 su indicazione del senatore ex aennino Andrea Augello, del quale è sempre stato un fedelissimo, ma nel giugno 2009 viene assunto anche come quadro nella stessa società che dovrebbe gestire e controllare.
Suo figlio Ettore entra all’Atac nel marzo 2011, lui viene confermato sino al 2013 nel consiglio di amministrazione con Domenico Kappler, presidente rampelliano doc e Roberto Diacetti amministratore delegato, mentre il “quadro” Tirrò diviene vice presidente.
Nonostante il posto fisso da 90mila euro l’anno (lordi), non rinuncia ai 20mila per sedere nel board della società, nè alla berlina di servizio che lo scarrozza su è giù da Tivoli. Ma non ancora soddisfatto nel giugno di quest’anno arriva la nomina da dirigente con l’incarico di capo del personale. Il perito chimico di Tivoli ha fiutato l’aria che tira, così se l’anno prossimo cambierà la composizione del CdA o addirittura Risorse cadrà sotto la scure della spending review, a lui è garantito il posto fisso e comunque una lauta liquidazione che gli consentirà anche di comprarsi una berlina tutta sua.
Ma come dicono di lui in quel di Tivoli: il Tirrò quello che vede vuò. Non fa in tempo a mettere il sedere sulla poltrona che il consigliere Pasquale De Luca vuole vederci chiaro e chiede l’elenco di tutto il personale di RpR stabilizzato dopo il fallimento di Gemma, ma soprattutto chiede di conoscere i nominativi dei nuovi assunti precari di quest’anno. Il 26 giugno arriva la risposta di Risorse nella quale si nega qualsiasi stabilizzazione, eccettuati, a suo tempo, i 292 dipendenti ex Gemma, ma soprattutto si fa sapere che nel 2012 sono stati assunti 107 dipendenti a tempo determinato, 84 operai a contratto di 12 mesi, 23 addetti con contratto a termine di sei mesi. Inoltre si precisa che ad agosto una società di lavoro interinale avrebbe selezionato 160 unità a 20 ore settimanali per la durata di 5 mesi.
Un bel movimento se si considera che prima della chiusura di Gemma i dipendenti erano 265 ed oggi fra una storia e l’altra in azienda ne girano almeno 931 contrattualizzati a vario titolo e con un organico di 650 addetti. Eppure a noi risulta che pochi mesi fa sono state assunte 35 persone selezionate per volere del Tirrò dalla C&S Consulenza e Servizi di Ciampino. Una società di alto profilo ed esperienza costituita nel febbraio 2011 e che alla fine dello scorso anno aveva fatturato ben 36.000 euro. Va anche detto che delle 35 assunzioni 24 sono a tempo determinato per 5 mesi e molte provengono dal fallimento della Italeco che gestiva un sistema per conto di RpR, ma le altre 11 vengono assunte a tempo indeterminato ed in molti casi erano già consulenti di Risorse, con la differenza che oggi vengono premiati con incarichi prestigiosi e ben retribuiti. Ma questa è un'altra storia che vi racconteremo nella prossima puntata. (segue)
G. L.
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