«Il derby vale più dei tre punti in palio, ma è lo stesso anche per la Lazio». Arriva carico Aurelio Andreazzoli al suo primo derby da tecnico giallorosso. Una gara, la stracittadina, che «quando la vivi da secondo hai l'adrenalina a mille, figurarsi da primo allenatore».
È per questo che la tranquillità mostrata in conferenza stampa è in realtà solo la maschera di una vigilia elettrica in casa giallorossa. La Roma – tre sconfitte nelle ultime tre stracittadine – ha ormai poco da chiedere a questo campionato (Coppa Italia a parte) e il derby rappresenta una delle ultime soddisfazioni da provare a togliersi.
Lo sa bene anche il presidente James Pallotta, oggi in visita a Trigoria per un colloquio con Andreazzoli. «Mi ha dato la carica giusta», ha detto poi il mister.
Carica che invece i calciatori sentiranno solo domani sera nell'atteso riscaldamento sotto la Curva Sud. Durante le “porte aperte” di sabato infatti, solo un gruppo di loro ha raccolto l'abbraccio dei tifosi visibilmente delusi: «Solo chi mi ha seguito dopo l'allenamento – ha spiegato Andreazzoli – è passato a salutarli».
Quasi fatta invece la formazione. In porta andrà Stekelenburg, con la difesa a tre formata da Marquinhos, Burdisso e Castan. Cinque i centrocampisti: Torosidis, De Rossi, Pjanic, Bradley e Florenzi, con il bosniaco a fare da raccordo col tandem d'attacco formato da Totti e Lamela.
Vincenzo Nastasi