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ISTITUZIONI · domenica 10 marzo 2013

Ara Pacis: Alemanno sospende il progetto ma dimentica le richieste dei più bisognosi

A dicembre scorso le case famiglia per disabili avevano chiesto proprio quei soldi

 

Il sindaco destina i soldi per abbassare il muretto dell’Ara Pacis alla ristrutturazione di tre scuole. L’idea sembra perfetta, fatta apposta per questi tempi di elezioni e spending review. E sembrerebbe pure (finalmente, dirà qualcuno) una buona mossa elettorale per il sindaco Alemanno. Proprio lui che quella teca, a inizio mandato, voleva eliminare. «Abbiamo deciso di sospendere il progetto dell’Ara Pacis.

Con i fondi previsti per i lavori, 1,8 milioni di euro, finanzieremo la manutenzione straordinaria di tre scuole di periferia» tuona trionfante il sindaco senza accorgersi di quella che comunque è la sua ennesima retromarcia. Il sindaco ci spiega che a giovarne saranno «l’asilo nido “Sagittario” per 850 mila euro, la scuola elementare “Verdi” di Casalotti per 450 mila euro e la scuola “Salvo D’Acquisto” di via Selinunte per 600 mila euro» e che l’opera è assai benemerita perchè «il finanziamento dei lavori di manutenzione di queste tre scuole era fermo a causa dei vincoli del patto di stabilità.

Con questa operazione sarà finalmente possibile effettuare i lavori necessari. L’intollerabile pesantezza dei vincoli del patto di stabilità e della spending review imposti dal Governo ci impongono scelte drastiche per dare priorità assoluta alla manutenzione delle scuole dove studiano i nostri figli». Bene, si dirà:un sindaco che combatte contro tutti i patti di stabilità e che destina i fondi alle scuole che cadono a pezzi. Peccato però che su quel muretto, tanti cittadini hanno cercato di farsi ascoltare (e Cinque Giorni gli ha dato voce) e che il sindaco Alemanno si dimentichi di loro: dai comitati per l’urbanistica alle associazioni degli operatori del sociale. Come quelli di “Casa al plurale”, l’associazione che riunisce 21 delle 54 case famiglia per disabili della capitale e che appena lo scorso 22 dicembre con un flash mob davanti alla teca dell’Ara Pacis chiedeva di destinare i fondi per l’abbassamento del muretto alle organizzazioni che assistono malati e disabili gravi.

F.U.