SRV 850 nasce dall’esperienza maturata da Aprilia in decenni di successi nelle più prestigiose competizioni a livello mondiale, tra cui la Superbike, dove la RSV4 è stata campione del mondo del 2010 con Max Biaggi, il cinque volte iridato attualmente ancora in testa alla classifica generale.
La parentela con la superbike di Aprilia è evidente già dal design. I tratti decisi esaltano la dinamicità del veicolo e le sue caratteristiche tecniche davvero uniche. La sezione frontale è la sintesi del linguaggio stilistico di Aprilia: il triplo faro anteriore, le prese d’aria dinamiche sotto il gruppo ottico e il cupolino racing.
SRV 850, inoltre, costituisce di fatto il punto di contatto tra il mondo degli scooter e quello delle moto. I dettagli non tradiscono le attese: i due semimanubri in alluminio, il gruppo ottico posteriore con tecnologia a LED e la strumentazione completa di display digitale multifunzione, sono tutti chiaramente ispirati al mondo delle due ruote sportive.
Oggi, SRV 850 ABS/ATC introduce per la prima volta su un veicolo di questa categoria, l’ABS e l’ATC: il primo evita il bloccaggio delle ruote durante la frenata, mentre il secondo garantisce la massima aderenza dello pneumatico posteriore in accelerazione in ogni condizione. Tecnologie raffinate che il reparto Ricerca & Sviluppo Aprilia ha messo a punto per le esigenze specifiche di questo scooter.
I sistemi ABS e ATC impiegano ciascuno una centralina elettronica dedicata, direttamente connessa ai due sensori posti su ambo le ruote che leggono il moto per mezzo di specifiche ruote “foniche”.
Sebbene sfruttino gli stessi sensori, l’attività cui sono rivolti i due sistemi è diversa: nel caso dell’ABS i sistemi di rilevamento posti sulle ruote misurano istantaneamente la velocità delle stesse. Quando la decelerazione di una è superiore a quella dell’altra, il sistema entra in funzione, impedendo il bloccaggio degli pneumatici.
Nel caso dell’ATC, invece, i due sensori di velocità permettono di determinare in ogni istante la velocità di avanzamento del veicolo, informando la centralina elettronica di controllo motore attraverso il sistema di comunicazione “CAN-bus”.
Quando la velocità di rotazione della ruota motrice risulta superiore a quella della ruota anteriore, la centralina interviene agendo sull’anticipo di accensione e sui tempi di iniezione, per limitare la coppia motrice erogata dal motore, impedendo la perdita di aderenza.
Carmelo Bongiovanni