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TECNOLOGIA · martedì 11 dicembre 2012

Apple, 100 milioni per tornare a produrre in Usa

L'amministratore delegato Tim Cook è intenzionato a spostare parte della produzione negli States: «L'operazione non riguarderà solo l'assemblaggio finale di componenti»

Apple scommette, ancora una volta, sugli Stati Uniti. Il colosso di Cupertino ha infatti deciso di investire oltre 100 milioni di dollari per produrre computer Mac negli Usa, spostando così una piccola parte della produzione dalla Cina in "casa". Ad affermarlo l'amministratore delegato Tim Cook in un'intervista a Businessweek.

«Il prossimo anno porteremo parte della produzione negli Stati Uniti». Si tratta, comunque, di un ritorno se si pensa che Apple ha dismesso gran parte dei suoi impianti produttivi negli Stati Uniti verso la metà degli anni ’90 e che proprio Tim Cook si era occupato della creazione del network produttivo in Asia. Per questo Apple è stata più volte criticata per aver spostato lavoro fuori dai confini americani. Cook ha precisato che nel produrre negli Stati Uniti si avvarrà di partner e che la produzione manifatturiera non riguarderà solo l'assemblaggio finale di componenti.

L'operazione porterebbe alla creazione di 200 posti di lavoro per un carico produttivo di circa un milione di pezzi all'anno.

L'amministratore delegato di Apple ha poi precisato che già alcuni componenti dell'iPhone, incluso il motore e lo schermo, sono già realizzati in America: il processore è prodotto da Samsung in Texas e lo schermo da Corning in Kentucky. Ma quasi tutti i 70 milioni di iPhone, i 30 milioni di iPad e i 59 milioni di altri prodotti Apple venduti nel 2011 sono stati prodotti fuori dagli Stati Uniti.

Apple ha 43 mila dipendenti negli Stati Uniti e 20 mila fuori dai confini americani. E non è la prima azienda statunitense che ripercorre all’indietro il tragitto fatto qualche anno fa verso l’Asia.

Hewlett-Packard, per esempio, produce gran parte dei suoi 50 milioni di personal computer nei siti di Indianapolis e Tokio.