Europa e inceneritore, dove non va il Comune di Albano arriva quello di Genzano. Con la delibera di giunta numero 314 del 15 novembre l'amministrazione Gabbarini ha dato incarico allo studio legale, che già segue il ricorso delle associazioni No Inc, di presentare un ricorso alla Cedu contro il gassificatore anche a nome della comunità genzanese.
L'azione concretizza dunque la delibera di Consiglio di aprile, che impegnava il sindaco a “sostenere le iniziative anche di cattere legale” al fine di “impedire la costruzione dell'inceneritore di Albano nonché ulteriori ampliamenti” della discarica. Nell'atto si impegnava altresì l'amministrazione genzanese a “proseguire nel percorso di attuazione del porta a porta”, quello però ancora ferma al palo.
La volontà di intraprendere un'azione legale, inoltre, era stata palesata da Gabbarini in una lettera inviata al sindaco di Albano Marini in primavera, in cui il “genzanese” confermava l'intenzione di tenere fede all'impegno assunto in conferenza dei sindaci “di appoggiare le battaglie per garantire la tutela del nostro territorio”, appianando al contempo l'opportunità di arrivare fino alla Ue.
La scelta di ricorrere alla Corte di Giustizia Europea, invece, era stata sconsigliata a Palazzo Savelli dagli avvocati incaricati dal Comune di Albano. Tra pochi giorni il No Inc depositerà un nuovo ricorso giuridico presso la Suprema Corte di Cassazione: il tribunale, secondo il sistema giuridico italiano, di terzo ed ultimo grado della Giustizia. «Crediamo sia importante, in questa delicata fase politica ed economica, evitare che il giudizio tanto discusso e tanto discutibile del Consiglio di Stato passi “in giudicato» - dice il comitato.
Marco Montini